Azienda

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RINGRAZIAMENTI DELL’AMMINISTRATORE
Alfredo Gaggia

Nessuna vicenda umana, anche quelle che riguardano la nascita e l’evoluzione nel tempo di un’impresa, può dipendere da una singola persona. La storia della 3G non fa eccezione.
E se si è trattato di una storia di successo è indubbiamente anche grazie alle donne e agli uomini che mi hanno accompagnato fi nora in quest’avventura.

Prima di tutto voglio quindi ringraziare mia moglie Rossella. In tutti questi anni, in azienda come a casa, ha saputo ascoltarmi, sostenermi, incoraggiarmi, e tenermi a freno quando i miei slanci rischiavano di essere eccessivi.
Ho sempre lavorato con la consapevolezza di poter contare sul suo appoggio e sulle sue competenze preziose dietro la scrivania. Senza di lei non sarei stato in grado di arrivare dove sono arrivato.

Naturalmente è stato fondamentale poter fare affi damento su una squadra di dipendenti preparata, motivata e affi atata. Io ho messo le idee, le energie e qualche buona intuizione, ma la 3G è diventata una realtà solida e dinamica conosciuta in tutto il mondo in virtù del lavoro di operai, tecnici, ingegneri, addetti all’amministrazione e al commerciale. Anche a loro va il mio più sentito ringraziamento.

Infine Carlo Lorenzini. A lui non dico grazie, perché Carlo è stato e rappresenta qualcosa di più di un semplice collaboratore. La 3G è nata con lui, con la sua intelligenza e la sua capacità di trasformare le mie idee e le mie visioni in una struttura imprenditoriale all’avanguardia. Carlo è stato un grande amico, e se ne è andato troppo presto. Abita i miei pensieri ogni giorno, e continuerà a farlo.

Alfredo Gaggia


Sviluppo delle sinergie aziendali: la forza del Gruppo 3G

Alfredo Gaggia ha cominciato a lavorare giovanissimo, e quando nel 1997 ha deciso di creare una nuova azienda produttrice di segnaletica stradale aveva forse già lavorato abbastanza per una vita intera. Prima da dipendente, poi da imprenditore, sempre nello stesso settore.
Intorno alla metà degli anni Novanta era arrivato il momento di dire addio all’impresa di cui era stato fondatore e titolare per oltre due decenni, e nulla gli avrebbe impedito di godersi i frutti del proprio lavoro senza dover più muovere un dito per il resto dei propri giorni.
Ma gli ci volle poco per capire che non sarebbe stato possibile.
Una settimana o poco più, dice lui. E così, assieme ad uno dei suoi più stretti collaboratori Gustavo Capponi, nacque l’idea della 3G.

Una nuova azienda con pochi operai, per rimettersi in moto.
Perché lavorare, per Gaggia, era una necessità. Però il gioco gli sarebbe presto scappato di mano. I 44mila metri quadrati, di cui metà al coperto, su cui sorge il sito industriale individuato per ripartire, d’altronde quasi reclamavano di essere sfruttati fino in fondo. Così, nel giro di poco tempo, è
venuto su questo piccolo paese che oggi dà lavoro a più di quaranta persone tra produzione, ricerca, amministrazione e commerciale.
“La gente che lavora per me deve essere molto più brava di me”, dice.
È una piccola provocazione, ma lo spirito è chiaro: il buon capo è il capo che sa scegliere i suoi uomini, e che sa delegare. Riuscendo a stimolarli e a gratificarli nel modo giusto. Lo spiega benissimo lui in poche parole: “Devo tenerli stretti, ma liberi”.


Organizzazione e comunicazione

Organizzazione e comunicazione

Ogni giorno una nuova idea

La fabbrica è un piccolo paese abitato da uomini operosi. Per attraversarla da cima a fondo serve tempo, oltre ogni passaggio si aprono nuovi scenari, cambiano i rumori, cambia l’odore. L’uomo che ha immaginato tutto ciò vent’anni fa cammina a passo svelto e racconta, e raccontando spiega ogni singola procedura, e la logica che tiene tutto insieme. Saluta gli uomini al lavoro, quasi tutti gli chiedono qualcosa, perché lui qui non è solo il proprietario, lui è la guida, il punto di riferimento. “Ogni giorno ha una nuova idea”, dice uno dei suoi dipendenti, sorridendo. È probabilmente anche per questo che la 3G in pochi lustri è diventata una delle aziende leader in Europa nella produzione della segnaletica stradale. Le nuove idee di Alfredo Gaggia, il suo intuito e la sua voglia di darsi da fare hanno trasformato in un piccolo colosso quello che inizialmente doveva essere solo quasi un gioco.
La crescita della 3G è stata graduale e costante, afferma, grazie anche alla collaborazione del Dott. Enrico Guarducci (amico e suo consigliere da sempre).

Nel tempo sono aumentati i dipendenti, le linee di produzione, si è ampliato il mercato. Sono arrivate, già dopo pochi anni, due fabbriche in Cina, dirette, guidate ed amministrate dall’Ing. Stefano Gianazza e da sua moglie Lo Yuk Ying Ione, da dove si lavora sfruttando la tecnologia e le competenze della casa madre. 


Servizi e competenza

Servizi e competenza

Una crescita graduale e costante

Con l’irrefrenabile istinto all’innovazione di Gaggia il comparto dedicato alla ricerca ha un ruolo chiave. Ci lavorano ingegneri e operai specializzati che ormai pensano come ingegneri, e il loro compito è reso più facile dalla presenza in fabbrica di una carpenteria interna, dove le cose si costruiscono e si possono progettare con riscontri materiali immediati, giorno dopo giorno.
Al momento nel catalogo della 3G fi gurano oltre 10mila articoli: segnali, transenne, semafori, di tutto. La ricerca, diretta dall’Ing. Paolo Pennetta va in varie direzioni, tanto nel campo dell’elettronica quanto in quello della meccanica, e gli sforzi maggiori riguardano la qualità e la sostenibilità dei materiali, lo sviluppo delle tecnologie e l’attenzione per le esigenze delle Smart City.


Qualità e garanzia

Qualità e garanzia

Qualità e sostenibilità dei materiali

Spesso, a tal proposito, si lavora a dispositivi controllabili da remoto, da quelli utili per l’allerta meteo in prossimità dei sottopassi a quelli che permettono di illuminare gli attraversamenti pedonali al momento del passaggio delle persone. Il livello di personalizzazione del prodotto è elevatissimo: ogni cliente può vederselo ritagliato addosso su misura. E molte volte, come al solito, c’è lo zampino di Gaggia. “La sua è un’inquietudine costante”, dicono.
È un complimento, naturalmente, e lui lo sa benissimo. D’altronde la prima delle sue parole d’ordine, quella che ritorna più spesso quando parla della sua azienda e del suo modo di intendere il proprio lavoro, è “curiosità”.
La sua, e quella che vuole ed evidentemente riesce a trasmettere ai suoi dipendenti. “Tutti i mestieri sono belli se si fanno con orgoglio, rigore e voglia di lavorare”, spiega.
Oggi la 3G è una realtà solida, una potenza. Una realtà in cui si mettono a punto prodotti che fi niscono nelle strade di tutta Italia e di tutta Europa. La fetta di mercato nazionale occupa l’80% della produzione, il resto va quasi interamente in Paesi Ue. Considerando anche i distaccamenti in Cina è chiaro che la 3G si muove ormai come una multinazionale, anche se il rapporto col territorio rimane strettissimo, a partire dalle collaborazioni con le scuole superiori, che portano costantemente ragazzi nello stabilimento per seguire degli stage formativi.


Soluzioni accurate

Soluzioni accurate

Una squadra vincente
per darvi le soluzioni perfette per Voi

In vent’anni, quindi, le cose sono molto cambiate. È cambiato il mondo là fuori, il modo di fare impresa, la stessa idea di profi tto. La 3G ha saputo interpretare i cambiamenti al meglio, e in molte occasioni li ha addirittura anticipati. Il ventennale è un’occasione per guardarsi indietro e fare qualche bilancio, ma soprattutto per rilanciare, come nell’indole di Alfredo Gaggia.
Ci sarà sempre qualcosa di nuovo da inventarsi, si troverà sempre il modo di trasformare un’intuizione in un’idea vincente e redditizia.